Il vino più raro d’Italia? Forse non lo hai mai sentito nominare

Il vino più raro d’Italia? Forse non lo hai mai sentito nominare

Scopri il vino più raro d’Italia, creato per pochi selezionati.
Non è in vendita, ma potresti avere l’occasione di candidarti.

C’è un vino in Italia che non si trova nei ristoranti stellati.
Non è nelle carte dei migliori sommelier, né nelle aste più ricercate.
Chi lo ha bevuto, di solito non ne parla: rimane un argomento per pochi intimi.
Ma chi lo cerca, sa che si chiama Megixtone.

No, non è un nome noto come i grandi brand blasonati, dove il profitto viene prima di tutto.
Non viene da una famiglia aristocratica, né da una cantina industriale.
È un vino che non si compra: si scopre.

E solo in rare occasioni si ha il privilegio di ricevere l’invito a farne parte.
Per questo è così raro.
Ma la rarità non è solo una questione di produzione limitata.
Ci sono bottiglie numerate che si trovano con un clic.
Ci sono vini carissimi che si possono acquistare in enoteca con una carta di credito.
Megixtone è diverso.

Ogni bottiglia è il risultato di un processo segreto, che unisce rigore scientifico, estro artistico e un’ossessione maniacale per la perfezione.
La produzione è volutamente limitata.
L’annata 2023, ad esempio, conta solo 21 bottiglie nel mondo.
Non esistono “scorte” che finiscono in etichette di livello inferiore.
Ogni bottiglia viene destinata a chi viene selezionato.

In un mondo in cui tutto viene urlato, Megixtone è sussurrato.
È un vino che non cerca visibilità, ma riconoscimento autentico.
Un gesto di lusso per chi sa riconoscere il valore senza bisogno di etichette altisonanti.

La sua forza?
Essere diventato un oggetto del desiderio tra imprenditori, collezionisti, sommelier e amatori d’élite – senza mai essere apparso nei canali tradizionali.
Proprio per questo può darsi che tu non lo abbia mai sentito nominare.

Megixtone non fa pubblicità.
Non partecipa a concorsi.
Non cerca clienti.
Chi desidera una bottiglia non può comprarla: può solo proporsi.

E questo ha creato un effetto curioso: più difficile da ottenere, più è desiderato.
In un certo senso, non sei tu a scegliere Megixtone. È lui a scegliere te.

Chi lo ha assaggiato racconta un “prima” e un “dopo”.
C’è chi racconta di non aver mai più guardato una bottiglia allo stesso modo.
Chi ha cambiato idea su cosa significhi lusso.
Chi ha sentito, per la prima volta, che il vino potesse davvero raccontare una parte di sé.


Iscriviti alla lista d’attesa

Se questo articolo ti ha incuriosito, non è un caso.
Megixtone non è per tutti – ma se pensi di poter essere tra i pochi, ti invitiamo a iscriverti alla lista d’attesa privata.

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(compila il breve modulo, non serve acquistare nulla)

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Attenzione: iscriverti non garantisce l’accesso all’acquisto.
Ma è l’unico modo per essere presi in considerazione.


Non un vino. Un’esperienza identitaria.
In un mondo che urla per venderti qualcosa, Megixtone sussurra:
“Solo chi comprende, potrà appartenere.”Forse non ne avevi mai sentito parlare.
Ma ora che lo conosci, la scelta è tua:
restare tra chi osserva… o tra chi sceglie di agire.